Come schedulare la produzionererre di carta, cartone e imballaggi?
Nel settore della carta la schedulazione della produzione è un processo fondamentale. Analogamente a quanto avviene in altri contesti del manifatturiero, il comparto cartario oggi si deve munire di avanzati sistemi APS (Advanced Planning & Scheduling system) se vuole ottimizzare le risorse e risparmiare sui costi. Questo vale sia per la produzione di bobine, sia per il cartone ondulato, sia per gli scatolifici. Una schedulazione della produzione ideale, infatti, deve abilitare l’azienda a pianificare al meglio l’andamento della lavorazione, tenendo conto della disponibilità di materie prime e attrezzature, nonché dei setup più performanti che garantiscano i tempi minori di arresto durante i flussi produttivi e la riduzione di scarti. Tutte operazioni che nell’epoca dell’Impresa 4.0, caratterizzata fra l’altro dall’utilizzo delle informazioni come valore per il business, possono contare su algoritmi e modelli matematici ritagliati sulle esigenze dell’azienda, delle commesse, dei tempi di consegna concordati, ecc. Vediamo nel dettaglio come incidono nella schedulazione della produzione.
Gli algoritmi matematici degli APS nell’industria della carta
Uno dei classici problemi cui deve far fronte un’industria della carta è quello legato alla gestione delle bobine. Le fasi di taglio e ribobinatura, infatti, rappresentano delle attività da cui dipende una spesa rilevante per l’impresa, poiché all’aumentare degli scarti aumenta anche lo spreco e, quindi, il costo relativo. Anche i cambi carta e i tempi di setup influiscono sull’oscillazione dell’efficienza, motivo per il quale devono essere governati in modo rigoroso. Gli APS che impiegano algoritmi per la schedulazione della produzione riescono a identificare la pianificazione migliore per ridurre la percentuale di scarto e sono in grado di prevedere i tempi di setup ottimali. Questo tipo di simulazione è fattibile grazie all’analisi delle commesse svolta incrociando dati peculiari: dal codice colore al numero veli, dalla grammatura al diametro della bobina. Il risultato matematico della simulazione, poi, può essere condiviso con il MES (Manufacturing Execution System) adottato nello stabilimento, rendendo così immediatamente operativi i computi generati dal sistema.
La schedulazione della produzione per il cartone ondulato
Se dalla produzione di bobine spostiamo l’attenzione nel campo del cartone ondulato, i modelli di schedulazione della produzione sono simili, sebbene sviluppati appositamente per tale ambito. In questo caso, oltre a quanto detto sopra riguardo ai cambi carta e ai tempi di setup, gli algoritmi si concentrano sulla ricerca dell’altezza ideale per canna unica o multicanna da abbinare alla medesima commessa. O, ancora, collegano automaticamente il numero di taglierine consigliate per evitare spreco di carta. L’APS, inoltre, può effettuare una schedulazione della produzione a 360 gradi, poiché verifica la reale disponibilità del materiale necessario in magazzino, informando gli addetti se dovesse manifestarsi una carenza rispetto al fabbisogno produttivo. In ogni caso, i parametri di ottimizzazione possono essere diversissimi, configurabili in funzione degli obiettivi e aggiornabili ogni qualvolta dall’esame statistico emergessero indicazioni importanti dal confronto tra dati storici e KPI. Indicazioni essenziali per le decisioni del management, ma anche per misurare i livelli di produttività suddivisi per reparto, commessa o singolo operatore.
I vantaggi per gli scatolifici con la schedulazione della produzione
Negli scatolifici, infine, la schedulazione della produzione tramite un APS ad hoc permette sia di programmare le lavorazioni sia di monitorarle analizzando lo stato di avanzamento dei vari ordini. In questo modo è possibile determinare in anticipo la distribuzione del carico macchine al fine di non superarne la capacità produttiva e di spostare eventualmente la data di consegna prevista oppure, in alternativa, di individuare un impianto di trasformazione alternativo. La schedulazione della produzione consente anche alle fabbriche di imballaggi di calcolare esattamente la progressione degli ordini in base alla disponibilità del semilavorato che proviene dal ciclo precedente o alla presenza effettiva dei fogli in magazzino. La condivisione di questi dati all’interno di un’architettura informativa più ampia, come può essere un gestionale ERP, mette in condizione di valutare istantaneamente la fattibilità di un ordine, conferendo alla schedulazione della produzione un valore non solo tattico, cioè funzionale a quantificare gli standard di efficienza produttivi, ma anche strategico, perché coinvolge le scelte commerciali dell’azienda.
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