Le aziende che hanno tradizionalmente basato la gestione del proprio business su un sistema AS/400 sentono da tempo parlare di modernizzazione delle applicazioni. Il termine - vale la pena sottolinearlo - non ha un’accezione negativa. Non sta cioè a indicare che gli applicativi, da anni al centro dei processi quotidiani d’impresa, siano diventati di colpo obsoleti. La modernizzazione è un concetto decisamente più positivo: sintetizza che oggi è possibile portare a un sistema AS/400 funzioni e modelli operativi che sono nati più di recente.
La logica di fondo della modernizzazione è in un certo senso combinare il meglio di due mondi. Quello tradizionale AS/400 porta in dote una grande solidità, un elevato livello di sicurezza e una piattaforma hardware-software che ancora oggi ha pochi eguali sul mercato. Il mondo delle piattaforme “moderne” porta invece elementi di apertura e maggiore semplicità d’uso come le interfacce grafiche, l’accesso via web e via device mobili, la coesistenza tra applicazioni diverse. La modernizzazione mette insieme questi elementi, spesso considerati impossibili da combinare, e soprattutto lo fa senza imporre la modifica o la sostituzione del codice e salvaguardando quindi gli investimenti fatti in sviluppo, personalizzazioni e competenze.
Le tecnologie attuali per la modernizzazione rendono tale operazione relativamente semplice, addirittura automatica in molti dei suoi aspetti. Questo non vuol dire che un processo di modernizzazione sia cosa da poco: comunque interviene sull’operatività quotidiana di chi utilizza il sistema, migliorandola e potenziandola. Proprio per questo la modernizzazione deve essere affrontata con una strategia chiara.
- All'origine di un progetto di modernizzazione c'è di solito una generica esigenza funzionale. Nella gran parte dei casi sono infatti gli utilizzatori finali a chiedere di modificare un'applicazione per arricchirla con elementi d’interfaccia che il buon vecchio ambiente "green screen" (in senso lato) non prevede. Parliamo quindi della possibilità - in prima battuta - di “traghettare” l’applicazione verso gli ambienti in stile Windows e verso le loro logiche d’interfaccia: mouse, pulsanti, menu, checkbox, help in linea e quant’altro è ormai di uso comune per gli utenti dei computer. In questa prima fase di modernizzazione si ha anche la possibilità di abilitare l’accesso all’applicazione AS/400 via browser standard, il che semplifica ulteriormente il suo utilizzo. Inoltre, questo primo processo di conversione è di solito molto semplice da completare: le piattaforme di modernizzazione lo eseguono infatti automaticamente.
- La prima fase della modernizzazione apre le porte verso un secondo processo anche più interessante dal punto di vista dell’operatività: la nuova interfaccia grafica dell’applicazione può essere modificata per adattarla meglio alle esigenze dell’azienda e per aprirsi a nuove funzioni. Questo significa abbandonare la rigidità delle schermate 5250 e ridisegnare completamente la disposizione degli elementi principali, in particolare i campi. Diventa poi possibile arricchire l’interfaccia con elementi che l’applicazione originale non prevede ma che sono collegati al suo funzionamento, come per esempio campi e colonne popolati automaticamente con query SQL o controlli applicativi. Assemblando in maniera mirata questi elementi vecchi e nuovi si può creare quella che di fatto appare come un’applicazione completamente diversa da quella di partenza ma che ne mantiene tutta la solidità applicativa e funzionale.
- Lo step successivo in un percorso di modernizzazione è estendere ulteriormente il raggio d’azione dell’applicazione “rivisitata” attraverso funzioni pienamente in linea con il concetto di apertura e digitalizzazione dei processi chiave dell’azienda. Le opzioni possibili sono molte e spaziano da una gestione documentale “moderna” - che associa agli elementi dell’applicazione originaria un database di documenti in formato standard (PDF, Word e via dicendo), con anche funzioni di generazione e visualizzazione dei documenti stessi - alla gestione a norma delle procedure di firma digitale sino all’ottimizzazione dell’applicazione per un uso completo da device mobili. La tecnologia in questo senso non è un problema e porta ai sistemi AS/400 la flessibilità di cui possono avere bisogno i loro utenti.
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