Caratteristica peculiare del settore retail è la competitività molto elevata, che di fatto spinge gli operatori verso la ricerca della massima efficienza da un lato e lo sviluppo di soluzioni dedicate al miglioramento della customer experience dall’altro. Tanto più un settore è vincolato a dinamiche, a normative e ha bisogno di strumenti dedicati, tanto maggiore è l’esigenza di un software gestionale che rinunci a un po’ di versatilità e sia invece dedicato a ottimizzare tutti gli aspetti caratteristici di quel settore.
È qui che emerge la differenza classica tra un software applicativo orizzontale, ovvero capace di soddisfare esigenze comuni di imprese di diversi ambiti (si pensi al tipico ERP), e uno verticale, che invece nasce per specificità determinate, come quelle del settore retail, e non può soddisfare l’intero mercato. Pensiamo, per esempio, ai software gestionali per studi di medici, di avvocati o di commercialisti, oppure ad applicativi dedicati alla gestione dei processi produttivi delle fabbriche, oppure ancora a quelli specifici, appunto, per il settore retail. Ma qui bisogna andare ulteriormente in profondità: tutte (o buona parte) delle attività di vendita al dettaglio hanno esigenze simili, come la gestione dei rapporti tra sede e negozi, dell’inventario e delle movimentazioni di magazzino, l’anagrafica dei clienti, le carte fedeltà e i POS, ma poi esistono ulteriori specificità verticali che dipendono dal settore. Per esempio, in ambito food la tracciabilità è fondamentale, così come la gestione ottimale delle date di scadenza degli alimenti che si ripercuote su logiche ad hoc di gestione delle rotazioni di magazzino.
Ciò premesso, qualsiasi azienda operi nel settore retail non può fare a meno di un gestionale verticale, per quanto ci sia (ovviamente) differenza tra una soluzione dedicata alla gestione del singolo punto vendita rispetto al sistema completo di retail management per grandi aziende che necessitano di integrazione tra la gestione centrale e quella dei singoli punti vendita. Un tempo le aziende si affidavano a diversi software per gestire tutte le loro attività che andavano dai pagamenti all’inventory management, dal POS alla gestione delle risorse umane: oggi, una soluzione certamente più efficiente, modulare e nativamente integrata è proprio quella del software verticale. Di seguito, alcuni dei suoi benefici.
Si è già accennato ai primi e fondamentali plus di un software verticale per il retail: la copertura delle esigenze gestionali tipiche del settore e l’integrazione tra le funzionalità. Un software verticale dedicato al punto vendita si occupa, tra l’altro, di funzionalità POS e gestione dei pagamenti, del database degli articoli (con specifiche legate al settore, come fashion, elettronica, farmaceutico…), il CRM, la gestione del personale e della rete vendita, gli ordini ai fornitori, l’integrazione con l’e-commerce e la gestione della supply chain, in particolare dei magazzini, i movimenti delle merci e inventari.
Se il punto vendita fa parte di una catena di negozi, una piattaforma dedicata aggiunge, alle tipiche funzionalità gestionali del singolo negozio, attività che semplificano la comunicazione e i rapporti tra sede e i singoli punti vendita, compresa la possibilità di automatizzare i riordini.
Un software verticale dedicato alla gestione del punto vendita integra funzionalità di gestione dei pagamenti, mettendole a disposizione del personale di cassa. Qui la semplicità d’uso e la completezza funzionale sono essenziali: il software deve essere facile da usare, meglio se nativamente touch, deve supportare dispositivi quali i lettori ottici e i registratori fiscali, gestire abilmente resi e omaggi, nonché diverse modalità di pagamento e strumenti di fidelizzazione.
Affinché il cliente trovi ciò che vuole in negozio, una gestione rapida ed efficiente della Supply Chain è fondamentale, e anche qui un software verticale può dire la sua. Si va dalla gestione delle scorte, di modo tale che il personale di vendita sappia precisamente cosa c’è in magazzino, all’automazione dei riordini verso la sede e degli ordini di acquisto verso i fornitori, di modo tale che – appunto – di stock non ce ne sia troppo, né troppo poco.
Un software verticale per il settore retail ottimizza l’operatività di tutti i giorni, ma può avere un ruolo centrale anche a livello strategico. Tutto sta alla capacità del retailer di acquisire e analizzare analiticamente i dati, di modo tale da poter effettuare forecast attendibili e avvicinarsi il più possibile al concetto di personalizzazione del servizio.