Il MES per il packaging rappresenta lo strumento principale di schedulazione e monitoraggio costante della lavorazione. Pur essendo una tecnologia “matura”, tanto che la MESA (Manufacturing Enterprise Solutions Association), l’associazione internazionale di riferimento, è stata fondata nel 1992, i moderni sistemi MES rispondono ai requisiti di Industry 4.0. In particolare, contribuiscono a realizzare un’architettura distribuita in grado di interagire direttamente con i dispositivi IoT (Internet of Things) installati a bordo macchina con i quali automatizzare funzioni che in passato erano gestite in modo manuale. Se prima la loro adozione nel packaging era fortemente raccomandata per aumentare i livelli di produttività ed efficienza, adesso i MES per il packaging sono diventati una scelta obbligata. Il comparto, infatti, strettamente legato ai trend dell’attività manifatturiera, aveva registrato nel 2019 un incremento pari a +1%, arrivando a superare i 33,5 miliardi di euro. Ma, dopo la crisi pandemica, se vuole riprendere a crescere, deve prevedere tecnologie che ottimizzino radicalmente il ciclo produttivo.
Per comprendere come un MES specifico per il packaging possa riuscire a migliorare efficienza e produttività va sottolineato come la sua versione 4.0 riesca a raccogliere in tempo reale le informazioni inerenti i cicli produttivi. L’operatore, in sostanza, può conoscere costantemente le performance di lavorazione mediante una rappresentazione grafica che riporta l’effettiva attività degli impianti, la tracciabilità di fogli e scatole, il carico macchine e tutto ciò che occorre sapere per verificare che la produzione sia in linea con i KPI (Key Performance Indicator) preconfigurati. Nel caso in cui emergessero delle discrepanze rispetto ai parametri ritenuti standard, lo stesso operatore è messo in condizione di provvedere tempestivamente con azioni correttive che riportino i valori nella norma. Il MES per il packaging, quindi, trasforma i dati provenienti dai flussi produttivi in informazioni preziose con cui monitorare, ed eventualmente correggere, l’andamento della lavorazione nei settori carta e tissue, cartone ondulato e imballaggi.
Oltre alla funzione appena citata, che rientra nell’ambito dell’Advanced HMI (Advanced Human Machine Interface), un MES verticale per il packaging sviluppato in chiave 4.0 introduce dei meccanismi di automazione che permettono di riprogrammare la produzione in base ai dati rilevati direttamente dai sensori delle macchine. I cosiddetti modelli di cognitive computing, in pratica, mettono a disposizione dei MES per il packaging un insieme di algoritmi matematici che hanno lo scopo di ridurre gli scarti, abbassare i tempi di setup e cambio carta, contenere i costi ecc. È la dimensione dello smart manufacturing, della fabbrica intelligente, che apre una nuova era nel mondo della produzione nella quale la collaborazione tra uomo e macchina solleva il primo dai compiti manuali ripetitivi. Tant’è vero che il MES per il packaging in alcuni casi non richiede l’intervento dell’operatore, che si limita ad appurare le possibili criticità o anomalie controllando sul monitor la difformità tra indicatori KPI e dati di produzione.
Gli algoritmi utilizzati nei MES per il packaging consentono anche di evidenziare le migliori soluzioni di pianificazione connesse alle esigenze commerciali e produttive dell’azienda. Poiché, infatti, solitamente sono integrati con il gestionale ERP (Enterprise Resource Planning) dell’azienda, condividono con quest’ultimo informazioni quali ordini di produzione, cicli standard e distinte base. In questo modo riescono ad offrire una programmazione delle risorse che si aggiorna continuamente grazie alla visualizzazione del carico macchine e alla consuntivazione automatica del calcolo dei tempi di produzione. Un efficientamento che investe, infine, anche la logistica, visto che un MES per il packaging è collegato con i sistemi di tracking sia del prodotto finito sia del semilavorato. Avere sempre una visione completa delle rullovie e del magazzino permette di conoscere in ogni istante lo stato di avanzamento di un ordine non solo dal punto di vista della lavorazione, ma anche dello stoccaggio e della movimentazione inerente ciascun ordine e ciascuna commessa.